Convegno di Mario La Torre durante l’evento “La Prossima Roma”

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Intervento di Mario La Torre durante l’evento “La Prossima Roma” tenutosi presso la prestigiosa sede di Roma Eventi a piazza di Spagna il 28 novembre 2015.

La politica locale, come quella nazionale, affronta oggi un dilemma che mina la possibilità di  tradurre le buone idee in buone pratiche: il cortocircuito tra la necessità di alimentare gli investimenti e quella di rispettare i vincoli di bilancio. Ai policy makers viene chiesto di rintracciare nuovi modelli di sostegno della spesa pubblica.

A livello locale, questa necessità si traduce nella ricerca di fondi in grado di sostenere gli investimenti sul territorio senza compromettere il bilancio, sia esso regionale, comunale o riferito alle aziende partecipate.

Roma non è estranea a questo tema che, fino ad oggi, ha ispirato tante domande e nessuna risposta; l’urgenza di investimenti non può più essere accompagnata da pratiche amministrative che oscillano tra espansione incontrollata della spesa e politiche di austerity esasperata.

Occorre, pertanto, in primo luogo, rintracciare idee e progetti innovativi che vengano incontro alle esigenze infrastrutturali, ai bisogni sociali emergenti – sanità, sicurezza, integrazione sociale e inclusione finanziaria –  alla valorizzazione  delle potenzialità di Roma – turismo e cultura. Parallelamente, occorre definire modelli finanziari che assicurino a tali progetti risorse compatibili con i vincoli del fiscal compact.

A livello internazionale si va consolidando un modello finanziario basato sul partenariato pubblico-privato ispirato alla filosofia degli investimenti ad impatto sociale; l’Italia, peraltro, ha partecipato in modo attivo alla “Taskforce G7 sui Social Impact Investments” promossa dal governo Cameron e dall’amministrazione Obama. E’ possibile fare tesoro dei risultati della Taskforce per attivare a Roma un modello finanziario social impact-oriented. Grazie a questo modello, amministrazione pubblica e investitori privati collaborano per definire investimenti di utilità sociale ed infrastrutturali che assicurino un ritorno economico per l’investitore e salvaguardino l’amministratore pubblico dallo stress finanziario.

Uk ed Usa hanno fatto della finanza d’impatto un’azione importante delle proprie politiche di welfare, creando strutture ad hoc nelle proprie amministrazioni;  a livello locale; diverse città nel mondo hanno finanziato investimenti – dall’housing, alla sicurezza, dall’education alla sanità – ricorrendo all’impact finance.

La Prossima Roma potrà trarre sicuro vantaggio nell’implementare un modello finanziario impact-oriented; la costituzione di una taskforce per il social impact è necessaria sia per selezionare i progetti attuabili, sia per intercettare e costruire la rete di potenziali investitori. Roma, per le sue unicità culturali e paesaggistiche,  può ben proporsi  sulla  vetrina dei mercati finanziari internazionali; ma a questa vetrina occorre arrivarci preparati, con progetti appetibili, modelli finanziari e strutture gestionali innovative ed affidabili: occorre costruire un’agenda social impact per la Prossima Roma.

http://www.laprossimaroma.it/unagenda-social-impact-per-la-prossima-roma/